Concorso VIVA LA VITA!

L’associazione Veronica Gaia Di Orio, in collaborazione con la fondazione Carispaq presentano il concorso VIVA LA VITA!

Il tema è

LA SOLITUDINE, LA SPERANZA, LA SOLIDARIETA’

Può essere elaborato attraverso:

La produzione di un fumetto, un articolo di cronaca,

un breve racconto o una storia vera o inventata

Un lavoro fotografico, video o multimediale

PREMI IN PALIO PER I VINCITORI

1° IPhone

2° Macchina fotografica

3° Buono per libreria

IN ALLEGATO Bando del concorso e Domanda di Partecipazione

Associazione Veronica Gaia Di Iorio contro la disoccupazione

In questo momento siamo, ed è giusto che sia così, concentrati sulla sconfitta clinica del COVID 19 ma i giovani che interpellano la nostra Associazione “Veronica Gaia Di Orio” iniziano a guardare oltre e giustamente vogliono essere rassicurati su quello che avverrà nella fase 2.

La loro più forte preoccupazione si concentra sulle prospettive di lavoro futuro preso atto che molte attività economiche presenti nella nostra Provincia dell’Aquila non resisteranno a questa spaventosa crisi secondo alcuni economisti peggiore della grande depressione del 1929.

Allora da Associazione di Volontariato vogliamo cercare di estendere il nostro contributo di aiuto dalla fase 1 alla fase 2 e alle successive.

Secondo noi la prima assoluta necessità è creare nuove opportunità di lavoro in sostituzione o in affiancamento a quelle precedenti. Dobbiamo, a nostro giudizio valorizzare quello che abbiamo e avviare nuove progettualità.

Partendo dalla Marsica in questi giorni molto si è parlato della struttura dell’ex CRAB di Avezzano per scopi sanitari che sono tecnicamente difficili se non impossibili da realizzare nel breve -medio periodo. La vera vocazione di quel Centro, fin da quando il Rettore emerito dell’Università dell’Aquila prof. Giovanni Schippa lo realizzò, non è che quella agroindustriale.
Il territorio su cui insiste, quello della Marsica, ha una forte vocazione agro industriale e allora perché non partiamo da subito cercando di creare in quella struttura un incubatore di piccole e medie imprese nel settore agroindustriale con la partecipazione, per la parte ingegneristica, della facoltà o dei dipartimenti ingegneristici e biotecnologici di livello internazionale, dell’Università dell’Aquila, e delle altrettanto strutture prestigiose agroindustriali della Università di Teramo.

Queste start Up industriali, frutto della ricerca scientifica, potrebbero creare posti di lavoro per recuperare quelli che quasi sicuramente mancheranno in altri settori. Per il terziario pensiamo che il territorio marsicano abbia già dato il massimo. Crediamo che Avezzano abbia la più alta concentrazione italiana di avvocati e dottori in legge d’Italia in rapporto alla popolazione.

Tutti sappiamo che i posti di lavoro “veri” li crea il settore industriale per di più in presenza di elevate competenze scientifiche come avviene nel nostro territorio. Negli USA lo scorso anno, prima dell’emergenza COVID 19, sono state impegnate notevoli risorse economiche nel campo dell’ingegneria clinica, e i risultati, già ora, sono che gli USA sono di gran lunga il primo paese al mondo in questo campo di cui tutti stiamo vedendo l’importanza in questa tragica fase che sta attraversando l’Umanità.

La nostra Associazione è convinta che in questo settore, L’Aquila e Provincia, grazie alle sue eccellenti strutture universitarie potrebbe giocare un ruolo di assoluta avanguardia. Abbiamo le risorse intellettuali, cerchiamo di impiegarle per dare una speranza ai nostri giovani e non costringerli ad abbandonare la nostra terra.

La nostra associazione è disponibile a fornire ogni contributo a progetti che diano una speranza ai nostri giovani. 

LETTERA AI GIOVANI

Carissime ragazze e carissimi ragazzi ,
questo è un momento difficile per tutti ma, a mio giudizio, voi con la vostra vitalità esplosiva , siete particolarmente colpiti dagli opportuni provvedimenti restrittivi del Governo . Siamo tutti bombardati da spot pubblicitari e dai social che perentoriamente ci dicono “Io resto a casa”, con l’obiettivo assolutamente condivisibile di tutelare la nostra salute .
Ma per voi giovani “io resto a casa” non è qualcosa di positivo , per ognuno di voi è come mettere una catena alle vostre ali e chiudere il vostro spirito libero in una gabbia , mentre voi vorreste volare via ed essere insieme non ad un amico ma a centinaia di amici in ogni momento .
Vi prego di avere pazienza e di pensare che un popolo pur in ginocchio riesce sempre a migliorarsi e a vivere la sua alba migliore dimostrando di essere più forte di prima . Quanti di voi hanno vissuto il tremendo terremoto dell’Aquila sanno cosa significa lo sconforto . Anche allora , forse più di ora , nel vedere le nostre case distrutte , le nostre sedi di studio , Scuole ed Università , azzerate , sembrava che il mondo ci crollasse addosso e , invece, da quella tragedia ci siamo rialzati e abbiamo a poco a poco ricostruito il nostro futuro e così sarà anche questa volta di fronte a questa insidiosa pandemia .
Dobbiamo riconoscere che questo è il tempo della paura , la paura però può diventare un sentimento positivo perché ci induce prima di tutto a studiare chi ci fa paura , stimolandoci alla conoscenza e alla consapevolezza della situazione che ci circonda per combatterla in modo responsabile. La paura ci aiuta ad essere attenti , mettendo in pratica tutti quei consigli , a volte duri , che non dovete considerare consigli facoltativi , ma dovete renderli parte del vostro fare quotidiano .
Vi prego di non trasformare la paura in ansia e di non entrare nel vortice delle fobie , perché questo significherebbe entrare in un labirinto di negatività dal quale farete fatica ad uscire . Vi prego di essere responsabili accettando un periodo di vita , speriamo breve , assolutamente eccezionale .
Quando tutto sarà finito la vita tornerà a sorridervi come prima con in più la consapevolezza di essere stati dei buoni cittadini.
Forza . La pazienza e la tenacia è stata sempre una caratteristica della nostra gente e anche questa volta sarà così .
Un abbraccio ad uno ad uno con tutto il cuore.
Anna e Ferdinando di Orio